Recensioni di libri

Fréjus. La ferrovia da Torino a Modane e Chambéry

Stefano Garzaro
Editoriale del Garda, Desenzano (BS), 2007

Formato 24×21 cm, 288 pagine, circa 750 fotografie, carta lucida da 150 g/m²,
cucitura a filo refe con copertina plastificata in cartone rigido.

Il mio personale commento sul libro è nettamente positivo. Il libro non è solo "enciclopedico", come si desume dal numero di pagine e di fotografie, ma anche estremamente coinvolgente, con una trama storica che cattura il lettore, sia nel testo generale, sia nei numerosissimi box di approfondimento.
E' incredibile quanti siano gli aspetti che si intrecciano con il Frejus: da Kálman Kandó alla frequenza industriale, dall'E.636.082 con frenatura elettrica ai treni navette per le auto, dalla terza rotaia ai TGV.
Ad esempio sapevo qualcosa della variazione degli imbocchi della galleria, ma ignoravo la cosa più "naturale": che cioè lo scopo fosse scavare un traforo perfettamente rettilineo!

Ho apprezzato poi varie tematiche che i lettori già conoscono da questo sito: dalla citazione delle antiche Guide Touring all'attenzione per le scritte e i cartelli di stazione.
Mi affascina poi lo stile di scrittura che mi sembra animato da un senso storico molto profondo, preciso e insieme sereno, onestamente addolorato da tutto quanto è "andato male" nella Storia.
Questo rimane naturalmente valido anche nel descrivere il presente, gli scandali delle FS e le questioni NO TAV (per le quali condivido sostanzialmente il commento dello spedizioniere Ambrogio: in mancanza di serie misure a favore della ferrovia, il TAV sicuramente non è una condizione sufficiente per raggiungere gli enormi volumi di traffico merci prospettati dai promotori).

Alcune parti si presentano quasi come "un libro nel libro": tra tutte cito la scomparsa del tessuto industriale a Torino. In tantissimi casi viene voglia di mettersi in viaggio e andare a ricercare i luoghi citati, la caserma di Bardonecchia, la maison penchée, lo stabilimento di Condove, le gallerie Fell...

Detto questo, aggiungo anche qualcosa che potrebbe non piacere al lettore. Un buon numero di foto è stampato in formato piccolo (ovviamente come compromesso per garantire una tale vastità di trattazione), mentre so che vari lettori preferirebbero meno foto, ma stampate più in grande.
Infine non posso assolutamente approvare la presenza di treni "graffitati", in almeno una decina di immagini. Capisco la posizione dell'autore ("la realtà è questa e non spetta al fotografo modificarla"), ma il mio punto di vista è opposto: o il graffito si può rimuovere con il fotoritocco, o l'immagine va cestinata. Ovviamente il lettore è libero di pensarla diversamente.

Ecco un piccolissimo estratto, scelto a caso fra le oltre 750 immagini a corredo:

Bardonecchia, 1957 (foto FS).

Modane, 1978 (foto S. Garzaro).

Chiomonte, ottobre 1996 (foto P. Baritello).

St Jean de la Porte, agosto 2007 (foto S. Garzaro).

Primitivo portale lato Bardonecchia, utilizzato per lo scavo del traforo, di modo che risultasse interamente rettilineo (foto S. Garzaro).

Il libro è disponibile nelle librerie specializzate o presso l'editore Editoriale del Garda, tel. 030/9110640, e-mail info@mondoferroviario.it, al prezzo di 59.80 Euro.


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