I treni Thello in Riviera, un inquadramento

Scritto a settembre 2015

Come ben si vede dalle foto, l'estate 2015 in Riviera è stata caratterizzata prima di tutto da una ventata di colore: il rosso e il verde acqua dei nuovi Eurocity Thello (rispettivamente in seconda e in prima classe) che hanno finalmente aggiunto una piacevole variazione al bianco-verde XMPR di Trenitalia. Tuttavia non sono tutte rose e fiori, e pur avendo fotografato con piena soddisfazione i nuovi treni, ho pensato utile aggiungere qualche nota di commento più tecnica.

Thello è una società italo-francese, detenuta per il 67% da Trenitalia e per il 33% da Transdev (Wikipedia.fr). Thello, che già effettuava da qualche anno la tradizionale coppia di treni notturni Venezia-Parigi, dal dicembre 2014 ha ripristinato il servizio internazionale attraverso il transito di Ventimiglia, proponendo inizialmente una coppia di treni Eurocity Milano-Marsiglia, a cui si sono aggiunte da aprile 2015 altre due coppie Milano-Nizza.

Tutti i treni Thello, nel tratto italiano, sostituiscono altrettanti Intercity Milano-Ventimiglia, con identiche tracce e fermate. Peraltro, a loro volta, questi Intercity erano proprio quelli che avevano sostituito i precedenti Eurocity per Nizza quando, nel giugno 2009, cessarono tutti i collegamenti internazionali (senza trasbordo) a Ventimiglia.

In particolare, grazie a questa sostanziale costanza degli orari, due coppie di Thello ricalcano le tradizionali tracce che erano state del TEE (poi IC/EC) Ligure e dell'EC Riviera dei Fiori Basilea-Nizza (l'ultimo treno internazionale dal nord Europa che arrivava in Riviera, dal dicembre 2005 limitato alla tratta Milano-Nizza).

La scelta degli orari è stata criticata perché il numero di fermate parrebbe eccessivo per una relazione internazionale, ma a mio avviso è un compromesso assolutamente ragionevole, tenendo conto che la domanda di trasporto lungo la Riviera ligure ha sempre avuto anche una forte componente interna, e un treno orientato al solo traffico internazionale difficilmente si sosterrebbe economicamente. Le tre coppie di Thello si inseriscono perfettamente nella maglia cadenzata degli altri Intercity ed "ereditano" positivamente l'utenza dei loro predecessori.

Eppure per tutta l'estate l'osservazione diretta e quotidiana dei nuovi Thello ha mostrato un andamento davvero mediocre per il viaggiatore, con continui ritardi anche parecchio significativi. Da quello che sono riuscito a capire, ciò sembra la somma di molte cause, tra cui:

Inoltre, Viaggiatreno ha mostrato spesso ritardi crescenti "linearmente" lungo il percorso (es. Ventimiglia puntuale, Milano +50') che di norma sono il sintomo di problemi al materiale rotabile e non di cause esterne. Ricordo infatti che le carrozze non sono le normali Z degli Intercity ma la loro versione ristrutturata intorno al 2007-2008 (inizialmente Eurostarcity, oggi Frecciabianca) ed è noto che si è trattato di una ristrutturazione mal riuscita, che ha sempre causato notevoli problemi (porte, climatizzazione, ecc.). Alcune voci maligne sembrano anche insinuare che, al momento di scegliere quali vetture colorare di rosso, Trenitalia abbia badato bene di selezionare... non le migliori.

Ovviamente a questo si sommano i problemi di circolazione sul binario semplice della Riviera, in particolare la criticità dell'incrocio di Albenga che "trasmette" il ritardo dal treno per Milano a quello per Ventimiglia e ahimé non riesce a sfruttare la tratta a doppio binario Albenga-Loano.

Ma sempre da un po' di osservazioni, direi che:

Vi sono poi alcune significative scelte commerciali a mio avviso perdenti. Noto infatti che è bastato il 33% di partecipazione estera nella società Thello affinché i viaggiatori perdessero il 100% delle (utili e intelligenti) offerte commerciali Trenitalia, come il sabato in offerta 2x1, i bimbi gratis o la cartafreccia per anziani.

Da ultimo lo stesso acquisto dei biglietti si è rivelato problematico: il sito Thello è oggettivamente più farraginoso di quello di Trenitalia; il sito di Trenitalia nell'estate 2015 rendeva difficoltoso l'acquisto (ad esempio non era in grado di vendere la tariffa per ragazzi); le emettitrici automatiche Trenitalia all'inizio dell'estate non vendevano i treni Thello, alla fine di agosto li avrebbero anche venduti ma un baco software ne impediva l'utilizzo reale (era possibile acquistare solo 1 biglietto adulto + 1 biglietto ragazzo).

Purtroppo tutto questo è un po' triste, soprattutto per chi da anni auspicava il ritorno di servizi internazionali attraverso il valico di Ventimiglia.


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