Ferrovia delle Dolomiti, manifesto d'epoca. | Esaminando le varie mappe storiche di questo sito, ci siamo dovuti soffermare spesso sul lungo elenco di ferrovie chiuse negli scorsi decenni. Alcune sono scomparse per un comprensibile ricambio tecnologico e generazionale, perché erano diventate irrimediabilmente obsolete rispetto a qualunque tipo di mobilità moderna; ve ne sono tuttavia troppe che erano espressamente nate e cresciute come elemento di pregio delle località turistiche che raggiungevano; la loro chiusura era assolutamente ingiustificata e ha privato il Paese di un patrimonio tecnico, culturale e storico di rilievo, contribuendo in modo indiretto al degrado del paesaggio italiano e alla percezione del turismo come "possibile soltanto in automobile". Dalla Ferrovia delle Dolomiti alle Tranvie di Oropa e di Stresa, dalle Valli Bergamasche alla Val di Fiemme, passando per impianti singolari come la Guidovia della Madonna della Guardia o l'effimera Monorotaia di Italia '61, la storia dell'ultimo mezzo secolo è piena di ferrovie perdute: un autentico patrimonio dilapidato, a cui è dedicata questa piccola antologia, costruita raccogliendo cartoline d'epoca, manifesti pubblicitari e altra documentazione turistica, accomunata come sempre dal requisito di un'elevata qualità delle scansioni. Cartografia di riferimento:
Racconti fotografici di ferrovie chiuse nel 2011-2012:
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