L'impianto. Con il sistema Märklin è immediato costuire un tracciato come questo, con due anelli di ritorno, impossibili nel sistema normale a due rotaie. E la varietà di viaggiare diventa subito molto maggiore che non su un semplice ovale! Ad esempio disponendo gli scambi come in figura, ecco che il percorso si fa piacevolmente vario e "inaspettato". Il tracciato è stato composto utilizzando la bella grafica vintage del manuale dei tracciati 0351 del 1970. I due triangoli, nella versione geometricamente corretta del manuale, richiedono parecchi binari corti di compensazione, ma grazie alle buone tolleranze del binario M, è possibile inventarsi anche triangoli meno "ortodossi" ma più semplici. Disegno a maggior risoluzione / High resolution layout. |
Espresso internazionale. La BB 9200 francese in colorazione Corail (modello del 1982) traina una carrozza FS (ridipinta), una DB, una danese e una vettura letti, tutte nella tradizionale esecuzione in lamierino da 24 cm. |
Riviera Express. La E.656 Lima, attrezzata con pattino, traina un Riviera Express composto da carrozze DB e FS da 24 cm. Standard Italian engines by Lima and Roco are provided with pickup shoe in order to run on Märklin tracks. Coaches are standard 24 cm tin-plate models. |
TEE Gran Confort. Una E.444 Lima (1991) è in testa alle tradizionali carrozze Gran Confort di Rivarossi degli anni '70. Il filo aereo ovviamente è stato aggiunto sull'immagine digitale. |
Treno locale. La E.636 Roco del 1989 traina una Corbellini Rivarossi e una ABz 10.000 Tipo 1921 di Roco. La controrotaia degli scambi, sul ramo deviato, è stata resa più spessa incollando due strisce di cartoncino Fabriano F4: in questo modo anche le ruote normali a corrente continua (con il cerchione più sottile di quelle Märklin) riescono a percorrere la deviata senza deragliare. |
Diesel 3080. Nel 2016...si viaggia ancora! Stavolta dedicandosi a cogliere gli sguardi più vintage, con alcuni classicissimi modelli Märklin. Quello giallo è l'immortale diesel 3080, versione economica del 3078 azzurro, con qualche particolare in meno. E' rimasto a catalogo dal 1967 al 1988; ho acquistato questo esemplare usato nel 2004 per 30 euro. Nel 2006 mi è capitata l'occasione di un altro esemplare ad appena 25 euro, e così, per differenziarli, ho dipinto quest'ultimo in un bel rosso caldo! Eccoli entrambi in posa. Per accendere le luci a rotabile fermo, per la foto, è sufficiente sfilare una spazzola, in modo da interrompere l'alimentazione del motore. |
Schienenbus 3016-4018. Sullo sfondo del 3078 è in posa un altro modello classico: lo Schienenbus VT 95, rimasto a catalogo per ben 43 anni, dal 1955 al 1997! Questo esemplare, acquistato usato a 45 euro nel 2014, è una produzione dei primi anni '60 (scatola azzurra tutta in cartone, senza inserto in polistirolo, marcata 01/1963). Il rimorchio, comperato poco dopo su ebay, è invece di uno degli ultimi lotti costruttivi (scatola marcata 04/1998), riconoscibile per la verniciatura molto più curata e il rosso più scuro. In ogni caso la tecnica costruttiva è rimasta immutata: telaio in pressofusione per la motrice e in lamiera per il rimorchio, sovrastruttura in plastica con finestrini in cellofan, illuminazione con lampadina a bulbo 60010. |
Diesel 3080. Primo piano dell'inedita versione rossa del 3080, sullo sfondo di scatole di binari M di varia foggia. L'illuminazione dei fanali è un'aggiunta mia, perché solo il 3078 ne era dotato. Nel 3080 per risparmiare, venivano omesse le lampadine e il corpo-luce. |
Diesel 3080. I due minimerci pronti a partire! |
GTW Piko. Ma sui classici binari M circolano anche mezzi ben più recenti, come questo GTW ATR.115 della Brescia-Edolo, versione nativa in corrente alternata di Piko. E anzi sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle ottime qualità di marcia: mai un deragliamento nemmeno sul più disastrato degli scambi! Visto il buon funzionamento...ha meritato l'illuminazione interna, con due strisce di led che avevo di scorta. |
TEE RAm. Il celebre treno automotore TEE olandese-svizzero del 1957 è stato un fortunato acquisto su ebay ad appena 158 euro. Ad esso e ai treni TEE delle origini è dedicata un'apposita galleria fotografica. |
Schienenbus 3016-4018. Ancora i due Schienenbus e la diesel 3080, sullo sfondo di scatole Märklin vintage degli anni '70 (azzurre) e '80 (blu). |
3003 (BR 24). I segnali ad ala per binari M sono stati una pietra miliare del catalogo Märklin, rimasti in produzione per 54 anni, dal 1953 al 2006: credo un primato mondiale per un oggetto tecnologico del XX secolo (più dettagli). In primo piano, a fianco della locomotiva, il segnale di avviso 7038 (acquistato usato ad Hannover nel 2009 per 15 euro), sullo sfondo il segnale principale a due ali non accoppiate 7041 (acquistato nel 1992 quando era ancora in produzione). Si tratta dei due modelli più complessi dell'assortimento: dovendo presentare tre aspetti (via impedita, via libera, via libera su percorso deviato) non è sufficiente il normale azionamento a doppia bobina elettromagnetica, come per i segnali a soli due aspetti o per gli scambi. Di conseguenza il 7041 ha tre bobine e il 7038 ha due doppie bobine. Nell'immagine essi presentano rispettivamente l'aspetto di avviso di via impedita e di via impedita. |
TEE RAm. I due segnali con il TEE 3471 completamente illuminato e dotato di figurine Preiser al suo interno. |
3003 (BR 24). In questo caso i segnali mostrano rispettivamente l'avviso di deviata e la via libera su percorso deviato, corrispondenti agli aspetti giallo-verde e rosso-verde del regolamento italiano (seconda colonna della tabella di riepilogo). |
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