Torino - TCI, Guida d'Italia, 1914. Lato 5100 pixel, 21.9 Mpixel (7.2 MB), 300 DPI. Apri la mappa ad alta risoluzione / Open full size map NUOVO! Apri lo zoom interattivo / NEW! Open pan-zoom Una gita a Torino mi ha fatto tornare a guardare a questa città e, di riflesso, al suo passato. La mappa della prima edizione della Guida Rossa offre innumerevoli spunti d'interesse: la stazione della ferrovia per Rivoli, oggi scomparsa, lo scalo di Vanchiglia in progetto (oggi è abbandonato da anni), le "Officine Ferroviarie" (1885-95, oggi recuperate nell'ambito dei festeggiamenti per i 150 dell'Italia e note con la sigla OGR, Officine Grandi Riparazioni), la Dora ancora in parte senz'argini, il centro storico già molto simile a come lo incontriamo oggi, i binari tranviari tracciati distinguendo le due società di gestione: la Municipale e la "Belga-Torinese", e sicuramente altri ancora, che il lettore saprà scovare (e magari segnalarmi...). |
Genova tra 1755 e 1800. Lato 5400 pixel, 20.5 Mpixel (6 MB), 200 DPI. Apri la mappa ad alta risoluzione / Open full size map NUOVO! Apri lo zoom interattivo / NEW! Open pan-zoom Assai indietro nel tempo, Renzo Magni mi ha gentilmente inviato questa preziosa mappa settecentesca, ricavata dal sito www.manuscriptorium.com che mi segnala come meritorio di attenzione. Ovviamente in questo caso la ferrovia è del tutto assente, ma la qualità del disegno, la precisione nella tracciatura delle vie, la lettura delle forme originali del Porto giustificano senz'altro di farla comparire qui. La risoluzione di ben 20 megapixel e l'elevata qualità di scansione contribuiscono significativamente al fascino del risultato. |
Genova, 1855. Lato 2800 pixel, 5.9 Mpixel (1.8 MB), 300 DPI. Apri la mappa ad alta risoluzione / Open full size map NUOVO! Apri lo zoom interattivo / NEW! Open pan-zoom Una mappa estremamente interessante, poco più piccola di un foglio A4. Mostra la città appena dopo l'arrivo della prima ferrovia da Torino (18/12/1853) con la stazione di Piazza Principe dotata dei soli binari terminali (l'area dell'attuale fascio binari passante è ancora tutta edificata e da sbancare). Mancando le attuali vie Buozzi e Adua, il Palazzo Doria del Principe si affaccia direttamente al mare, e il percorso verso ponente si svolge lungo l'asse edificato originale di via di Fassolo. A ponente, il promontorio di San Benigno costituisce una chiusura nettissima della città: la ferrovia è la prima ad attraversarlo in linea retta, con la galleria di San Lazzaro, ancor oggi utilizzata. A levante si esce invece dalla città lungo l'asse che diventerà poi via XX Settembre, attraverso la Porta Pila (oggi ricollocata sopra la stazione di Brignole), arrivando in una val Bisagno ancora totalmente extraurbana. L'Albergo dei Poveri e la spianata dell'Acquasola costituiscono caposaldi urbani ancor oggi totalmente identificabili, insieme alle vie già tracciate del primo sviluppo demografico extra-mura: Caffaro (a est del Castelletto), Palestro (sopra l'Acquasola) e Assarotti (verso piazza Manin). Del porto, si nota in primo luogo l'esilità del Molo Vecchio, ancora privo dei Magazzini del Cotone (inizio XX secolo), ma il confronto con la carta del 1916 mostra anche tutto lo sviluppo dell'infrastruttura portuale (e di quella ferroviaria di accesso) che si avrà tra il giardino del Principe e il Molo Nuovo nei successivi 60 anni. Fotografata su una bancarella del mercatino di Laigueglia (dietro gentile permesso del titolare). |
Genova - TCI, Guida d'Italia, 1916. Lato 5000 pixel, 17 Mpixel (4.5 MB), 300 DPI. Apri la mappa ad alta risoluzione / Open full size map NUOVO! Apri lo zoom interattivo / NEW! Open pan-zoom Si tratta della classica mappa in dotazione alla prima edizione della Guida d'Italia del Touring Club Italiano (due "strisce" giuntate digitalmente"). |
Genova - U.S. War Office, 1943. Lato 6400 pixel, 30.1 Mpixel (6.8 MB), 142 DPI. Apri la mappa ad alta risoluzione / Open full size map NUOVO! Apri lo zoom interattivo / NEW! Open pan-zoom Dall'inesauribile archivio della Harward Map Collection Digital Library è spuntato anche questo eccezionale documento storico. La base cartografica (marrone) potrebbe essere IGM, ed è comunque quasi esclusivamente in italiano, eccettuata la legenda. Su di essa è stata sovrapposta in colore nero una ricchissima mole di informazioni, sia in inglese, sia in un (impeccabile) italiano: gli stabilimenti indicati per nome e per tipo di produzione sono una cosa pressoché mai vista altrove. Particolarmente fitta ad esempio l'area di Sampierdarena, con tutte le officine Ansaldo distinte tra loro: costruzione locomotive, caldaie, motori diesel, turbine, ... e poi lo zuccherificio Eridania, il deposito dei tram, il Cotonificio di Cornigliano, lo stabilimento di strumenti di precisione S.Giorgio a Sestri, e decine di altri. Il ponte della linea ferroviaria della Coronata, mai completata e demolita infine nel 2008, è curiosamente indicato come "road bridge under construction". Per una migliore lettura, sono state evidenziate digitalmente in verde le tranvie, in rosso la Dentiera di Granarolo e le funicolari, in giallo la "Autocamionale" (futura A7). |
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