Borgio Verezzi. Nel 1985, alla fine della seconda liceo, per la prima volta ero riuscito a programmare qualche gita fotografica, e una di queste mi aveva portato a Borgio Verezzi nel primo pomeriggio. Ci ero arrivato con un locale di vecchio tipo, una delle ultime volte in cui avevo viaggiato su una centoporte in servizio regolare: sento ancora l'odore dell'aria scura sotto le lunghe gallerie tra Savona e Finale. Il Diretto internazionale 1024 da Berna e Ginevra per Ventimiglia, via Sempione-Novara-Alessandria-Genova, con le sue quattro carrozze svizzere, era una piacevole singolarità già allora, nella grande biodiversità ferroviaria di quegli anni. Pochi anni più tardi l'Aurelia è stata allargata, ma la spiaggia sottostante è stata quasi totalmente erosa dal mare. |