Roma 1955, ATAC.

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La stessa estensione delle rete periferica dei trasporti, con le molte linee di autobus che si diramano e raggiungono borgate lontane, è un segnale della forte e disordinata espansione della città nel dopoguerra.

Dall'osservazione delle piante - specie quella della rete periferica - emerge una apparente singolarità: nel quadrante sud-est (vie Casilina, Tuscolana, Appia) sembrano non esistere linee di trasporto al di fuori dei servizi urbani della Roma-Fiuggi e delle tranvie dei Castelli (esercitate dalla STEFER, di proprietà comunque comunale). In realtà le zone erano servite da numerose linee di autobus della STEFER, che ovviamente non appaiono sulla pianta di ATAC. Queste linee facevano tutte capo alla Stazione Termini, sovrapponendosi tra loro e con i servizi su ferro, ed erano contrassegnate da lettere e numeri (ad esempio T1, T2, ecc. per quelle percorrenti la via Tuscolana). Questa singolare situazione sopravvivrà fino al 1976 quando tutte le linee verranno assorbite dall'ATAC e rinumerate.


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