Ferrovie, tranvie e filovie extraurbane, 1955. Lato 3600 pixel, 10,8 Mpixel (2,6 MB), 60 DPI. Apri la mappa ad alta risoluzione / Open full size map Apri lo zoom interattivo / Open pan-zoom Questa carta, in allegato a un volume di dati statistici del Ministero dei Trasporti, copre l'ultimo periodo "rigoglioso" della rete ferroviaria e tranviaria italiana, proprio appena prima della sequenza di tagli e soppressioni che decimò soprattutto le ferrovie in concessione e le tranvie (ma anche le "moderne" filovie interurbane) dalla fine degli anni '50 al decennio successivo. In particolare è evidente la grande ramificazione blu (cioè delle tranvie) intorno a Milano, Napoli e Firenze, mentre la rete di Torino appare già alla fine. La mappa ha una grafica molto schematica, senza forti pretese geografiche, ma è assai ricca di informazioni. Tra le curiosità segnaliamo: - la metropolitana di Roma - attuale linea B - appena inaugurata (febbraio 1955) con l'indicazione del capolinea "Esposizione Universale", cioè l'attuale EUR;
- la linea del Tenda indicata come fosse in esercizio (verosimilmente non si era ancora preso atto della distruzione bellica: la linea sarà riaperta solo nel 1979);
- il confine della Venezia Giulia che segue il perimetro del Territorio Libero di Trieste, compresa la Zona B che con il Memorandum di Londra dell'ottobre 1954 era stata di fatto ceduta alla Jugoslavia;
- la Trento-Malé colta nel passaggio da tranvia (blu) a ferrovia (rossa) e analogamente la Vicenza-Noventa segnata in ricostruzione (la trasformazione in sede propria era stata inaugurata nel 1950, mancava però il tratto Ponte di Costozza-Ponte di Castegnero, che venne completato cosa che avvenne nel novembre 1956);
- la Bari-Barletta indicata sia come tranvia (a vapore, chiuderà nel 1959), sia in costruzione come ferrovia (in realtà solo in progetto all'epoca della mappa; verrà aperta nel 1965);
- alcune linee che sarebbero state completate o ricostruite in seguito, come la Garfagnana (mappa cronologica), la Savona-Altare, la Sangritana (ancora parzialmente in ricostruzione postbellica).
Sono anche presenti numerose tranvie o ferrovie che sarebbero state di lì a poco trasformate in filovie almeno su parte del percorso (filovie a loro volta soppresse negli anni seguenti): ad esempio la ferrovia Porto S. Giorgio - Amandola (filovia fino a Fermo dal 1958), la tranvia Cagliari-Quartu (filovia dal 1962), la tranvia Bologna-Casalecchio, la rete tranviaria interurbana di Napoli verso i comuni vesuviani a sud e verso Aversa (1964 per entrambe), le tranvie S.A.E.R. da Verona per San Bonifacio, Tregnago e Grezzana (1958-61) e la ferrovia Verona-Caprino (poi filovia fino a Domegliara). Infine ho provveduto a correggere digitalmente alcuni palesi errori materiali dell'originale (ad esempio la filovia di Carrara era disegnata all'altezza di Campiglia, mancava la tratta Vittorio V. - Ponte nelle Alpi, e così via).Mappa fornita da Ellis Barazzuol. |