Torna alle notizie storiche sulle ferrovie italiane.
Nell'agosto 2004 l'ufficio movimento della stazione di Santo Stefano-Riva Ligure, abbandonata dal 2001, si presentava devastato dai vandali. Tra le carte sparse in terra, balzavano all'occhio alcune "lettere di vettura" relative a spedizioni in arrivo nel 1986-87.
Sorpresa: 18 anni fa le merci viaggiavano per ferrovia! Non dico i container dei trasporti combinati, le cisterne o i carri di sabbia. Parlo di fiori e concimi, musicassette e pelletterie, pacchi e pacchetti da pochi kili, spediti per (l'equivalente di) pochi Euro.
E non si viaggiava da interporti e centri polifunzionali, ma da Corsico e Fossombrone, da Battaglia Terme e Bra, fino a una stazioncina già allora quasi dimenticata: Santo Stefano-Riva Ligure, quella prima di Taggia-Arma.
Solo i tempi di consegna erano probabilmente l'anello debole: almeno un paio di settimane. Va anche detto che, non disponendo dell'anagrafica completa, non si può dire se già allora l'arrivo di una messaggeria a Santo Stefano fosse da considerarsi un evento inconsueto, oppure la norma.
Oggi tutto questo come volete che viaggi? E' ovvio, per corriere, cioè su un bel camion... mah...
Ecco dunque quello che veniva spedito:
Messaggerie |
2 scatole di musicassette, per complessivi 32 kg
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4 colli di cartoni, per complessivi 100 kg |
4 cartoni di concime, per complessivi 130kg |
Piccole partite |
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9 scatole di bulbi da fiore |
Come ultima curiosità, la stazione di "Santo Stefano-Riva Ligure" sembrava decisamente sconosciuta ai vari mittenti: chi scriveva solo Riva Ligure (e poi qualcuno aggiungeva davanti S.Stefano), chi diligentemente provava a correggere in Taggia-Arma (salvo poi accorgersi che anche S.Stefano andava bene), chi addirittura scriveva Novi Ligure...!