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For foreign readers: when you have repainted an engine in the original historical livery, you have the problem of completing it with its lettering, namely the front numbers. In some cases we have used detachable letters, but a stencil technique is more flexible, as it permits to paint the numbers in the exact font, including its "drop shadow" effect.
The following photos show the step-by-step painting of front numbers on E.636.147, a (non-working) locomotive preserved in Depot Milano Smistamento and painted in its original brown livery in March 2006.
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Una volta ridipinta una locomotiva nella sua livrea storica si pone il problema di come realizzare le marcature frontali. In alcuni casi abbiamo impiegato delle lettere adesive fatte fare su misura, ma è sicuramente più interessante mostrare la tecnica a "stencil" che chi scrive ha utilizzato su un gran numero di mezzi, e che ha il vantaggio di una resa e durata superiori, specie su superfici non perfettamente lisce.
Come in un cartone animato, ecco la sequenza di realizzazione della marcatura frontale della E.636.147, restaurata staticamente a Milano Smistamento nel marzo 2006.
Il pancone rosso è pronto per ricevere la marcatura. |
Il contorno delle cifre viene ricalcato con carta carbone, dai due fogli A4 al nastro adesivo sottostante, che farà da mascheratura. |
Con un taglierino si ritagliano le cifre dal nastro adesivo. |
Viene data una mano di bianco. |
Togliendo il nastro adesivo compare la scritta bianca. |
A vernice asciutta, su un nuovo strato di adesivo si ritaglia la sagoma dell'ombreggiatura. |
Su questo nuovo ritaglio viene data una mano di nero. |
Ed ecco il risultato finito. |
La E.636.147, conservata staticamente a Milano Smistamento, a restauro completato. |
Aggiornamento 2008 Update
La E.636.147 in Germania |
Una nuova casa per la E.636.147! Questa locomotiva è stata infatti ceduta al Bahnpark di Augsburg, un museo ferroviario tedesco, che le ha organizzato una vera e propria festa di benvenuto il 27 aprile 2008. The E.636.147 has a new home: in spring 2008 it was sent to Bahnpark Augsburg, a German railway museum. The arrival of the new loco was celebrated with a beautiful postcard, that we reproduce from the Bahnpark website. We have also tried to improve it (this was the original one) with few corrections of some details in the loco... and we turned the girl from blond to brown-haired. Is she Italian, too, isn't she? :) |
Sempre più difficile...! La stessa tecnica è stata utilizzata assai più in grande stile per riprodurre l'artistica scritta "La provvida sulle rotaie", che negli anni Cinquanta appariva su un carro chiuso come questo, restaurato anch'esso a Smistamento nell'estate 2005. In questo caso sono stati necessari ben 16 fogli A3 per stampare a computer l'intera scritta e procedere poi al ritaglio sul nastro adesivo applicato al carro. Anche qui, un secondo passaggio è stato dedicato all'ombreggiatura rossa.
Su un carro chiuso Tipo G, la marcatura FS Italia e la grande scritta "La provvida sulle rotaie" sono state eseguite con la medesima tecnica. |
Disegno di base che è stato poi stampato su 16 fogli A3 (!) per permettere il ricalco sulla parete del carro e il ritaglio del nastro adesivo. |
Dettaglio della scritta completata. |
Nel giugno 2009, la E.633.204 è stata ridipinta presso le officine Trenitalia nella tradizionale colorazione grigio-blu. Purtroppo le officine non disponevano più del classico logo FS "a televisore" e lo avevano rimpiazzato con due lettere adesive, di forma palesemente errata. Nessun problema: durante la giornata di "porte aperte" a Milano Smistamento del 28 giugno, si è provveduto a verniciare il logo esatto su entrambe le cabine, ancora una volta con la tecnica dello stencil.
La locomotiva esce d'officina con queste lettere adesive provvisorie. |
Rimosse le lettere provvisorie, per prima cosa viene applicato il nastro adesivo sull'area del logo. |
Il logo è stato semplicemente scansionato da un libro e quindi inquadrato nella fascia blu, la cui altezza nota (345 mm) ha permesso di determinare le dimensioni esatte del logo stesso. |
Il logo può essere quindi stampato, ingrandito nelle corrette dimensioni e suddiviso su quattro fogli A4. |
Grazie a un foglio di carta carbone, i contorni vengono ricalcati sul nastro adesivo. |
Dopo aver ritagliato i contorni con il taglierino, appare lo stencil pronto da dipingere. |
Il blu viene dato a pennello. Accanto alla E.633, è in sosta la E.646.158, anch'essa in colorazione tradizionale, ma con il fregio FS in fusione d'alluminio. |
Ed ecco anche in questo caso il risultato finito, una volta rimosso il nastro. |
Vista d'insieme della E.633, che tornerà ad effettuare servizi merci regolari. |
... senza dimenticarsi di pulire accuratamente i pennelli a lavoro completato! |
Naturalmente anche il fregio frontale della E.646.158 è stato realizzato con una tecnica simile. In questo caso, date le grandi dimensioni e le forme rettilinee, si è provveduto a disegnare direttamente le "ali" sulla cassa, con varie strisce di nastro adesivo, senza bisogno di ricalcare il disegno dal foglio di carta. Per le misure si è usato come riferimento il disegno quotato che riproduciamo qui sotto, ricavato elaborando una scansione dalla vecchia monografia delle E.646, edizioni Elledi.
Disegno quotato della E.646.158 con le ali. La loco completata nel marzo 2004 (dall'album fotografico). |
A conclusione della panoramica su queste tecniche di rifinitura delle locomotive storiche, riportiamo anche i caratteri utilizzati per le tradizionali marcature frontali FS e quelli che "duplicavano" la marcatura all'interno delle modanature di alluminio sulle E.645/E.646 originali. Entrambe le serie di caratteri sono fornite anche a maggiore risoluzione, utile come riferimento per altri lavori di restauro.
Cifre per le marcature tradizionali FS. L'altezza delle cifre (bianco, al netto dell'ombreggiatura) è di 15 cm. Le cifre sono state ottenute ricalcando direttamente le mascherine metalliche originali delle FS. |
Cifre per le marcature in rilievo all'interno delle modanature, nella versione d'origine delle E.645/E.646. Le cifre sono state ricavate ingrandendo vecchie fotografie. L'altezza è di 9.5 cm. In questo caso sulla loco vera non si era usata la carta carbone e il nastro adesivo, ma una pellicola di plastica adesiva, su cui le cifre erano state disegnate in pennarello e poi ritagliate. A titolo di curiosità, l'immagine è proprio la scansione dei "ritagli" della pellicola adesiva, che ovviamente avanzavano a lavoro ultimato. Il 2 è un'eredità della prima macchina realizzata, la E.645.082. La loco completata nel gennaio 2005. |
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