Escursioni di archeologia ferroviaria

San Lorenzo-Ospedaletti ieri e oggi /2

Un (inevitabile) commento personale: tornare per questi luoghi, dove ho fotografato treni per qualcosa come metà della mia vita, fa nascere sensazioni strane e complicate. E mi viene da domandarmi che cosa sia ora la mia ferrovia, senza più il suo binario, senza il suono netto e chiuso dei treni in transito.
"Una passeggiata": così me l'ha definita un anziano signore di Torino, che da Santo Stefano l'aveva percorsa tutta, fino al portale della galleria di San Lorenzo, appunto come fosse una passeggiata. E così forse la penso oggi anch'io, consapevole che in ogni caso non è possibile null'altro, e che, comunque, è sempre meglio passeggiata che parcheggio. E l'augurio è che tale rimanga, che non sia tagliuzzata, che non si riduca a una carreggiata stradale più ampia. Sarà stato un miracolo, ma, 35 anni dopo, la Arenzano-Varazze è fuor di dubbio una splendida passeggiata.

Dalla carta automobilistica del TCI, Liguria, edizione 1956, scala dell'originale 1:200.000.

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la carta.

La stazione di Taggia-Arma, con l'E.626.294 al traino del merci fotografico organizzato pochi mesi prima della chiusura della linea e la stazione oggi (agosto 2003), già trasformata in un parcheggio.

La stazione di San Remo, nell'agosto 1990 all'arrivo del locale di mezzogiorno da Albenga, e oggi, ancora integra, racchiusa da una rete metallica.

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Per completare l'argomento, segnalo un interessante articolo sulla chiusura della vecchia linea, scritto - se ho inteso bene - da uno studente di un liceo classico di San Remo. E' qui.


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