Escursioni di archeologia ferroviaria

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Da Arenzano a Varazze

Si tratta di una splendida passeggiata, lunga circa 10 km, ma facilmente suddivisibile in due tratte. Può essere percorsa a piedi o - meglio ancora - in bici. Si svolge interamente lungo la sede ferroviaria dismessa, in parte pavimentata, in parte sterrata.
Lungo la linea vi sono parecchie gallerie, non illuminate ma percorribili senza problemi, in quanto le più lunghe non superano i 300 m e sono tutte rettilinee. L'unica lunga e in curva (e dunque decisamente buia) è la Torretta II... giusto per provare qualche brivido! Chi scrive l'ha comunque percorsa per la prima volta nel 1977, all'età di 8 anni, e l'ha sempre trovata di gran fascino...

La ferrovia, tutta a binario semplice, è stata aperta nel 1868 e abbandonata nel 1968, in concomitanza con il raddoppio Voltri-Varazze.
Mentre il tratto tra Voltri e Arenzano è stato in larga misura distrutto o dagli allargamenti della Statale Aurelia o dalle opere di raddoppio, da Arenzano in poi la sede c'è ancora tutta. Buon viaggio!

1. Da Arenzano a Cogoleto.

Dalla Guida Rossa del TCI, Liguria, prima edizione, 1916, scala dell'originale 1:250.000

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la carta.

Il "taglio" della ferrovia dentro il nucleo di Arenzano è ancora perfettamente leggibile, con il suo andamento curvilineo fino alla stazione, i muri di contenimento contro le case e i varchi dove erano i PL.
La stazione, riutilizzata per vari servizi amministrativi, è ancora assolutamente integra e il piazzale a tre binari è oggi un'area pedonale (non un parcheggio!) che dà accesso al bel parco comunale della Villa Pallavicini.
Oltrepassato il PL con l'Aurelia (casello), la ferrovia entra nella galleria San Martino (209 m, km 18+562 in uscita), tutta in curva ma illuminata; il portale è nascosto dalla struttura in cemento armato che fa parte del pesante complesso edilizio del porto. All'uscita dalla galleria, la sede è stata ben adattata a passeggiata lungomare, compresa la breve galleria Torretta I (circa 100 m). Il portale della successiva Torretta II (304 m, km 19+413 in uscita) potrebbe sembrare poco incoraggiante, ma è lì che comincia il divertimento! La galleria è buia, in curva e non asfaltata, ma già a metà si scorge il tenue bagliore dell'imbocco opposto.

La stazione di Arenzano, classico fabbricato viaggiatori in stile italiano (luglio 1994).

Il portale ovest della galleria Torretta I e un casello (marzo 2003).

Il medesimo portale, quotato, ad uso modellistico (luglio 1996).

All'uscita della galleria Torretta II si percorre un lungo porticato sotto il complesso residenziale di Marina Grande (realizzato solo pochi anni prima della chiusura della linea: se no, la sede ferroviaria oggi ce la scordavamo!). Al termine del rettifilo occorre costeggiare lato mare un campo sportivo, e ci si ritrova alla foce del torrente Lerone. Da qui all'ingresso nel centro abitato di Cogoleto la sede è stata utilizzata per ricavare il marciapiede e allargare la strada.
A Cogoleto il passaggio a livello con l'Aurelia era adiacente alla chiesa parrocchiale di S. Maria Maggiore. Di qui si può continuare a percorrere la sede, oggi strada, fino alla stazione, che è stata riutilizzata. L'orientamento del fabbricato viaggiatori, obliquo rispetto all'attuale asse dei binari, denota chiaramente l'origine più antica. Lo stile del fabbricato, che risale alla fine degli anni '30, è littorio-razionalista, analogamente alle stazioni di Finalmarina, Loano e Albenga.

Cartolina "colorizzata", Ed. Santuario Basilica del S. Bambino Gesù di Praga, viaggiata nel 1960. Sul primo binario è in sosta un'E.432 con un treno viaggiatori. Sullo sfondo si nota il viadotto Cantarena dell'autostrada ad archi parabolici (190 m, 1956 circa)

Leggi qui la seconda tratta (Cogoleto-Varazze).


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