Attenzione all'inganno della nuova tariffa "FLEXI"


Dal luglio 2006 le tariffe per i treni a prenotazione e supplemento (Intercity Plus, Eurostar e assimilati) si distinguono in Standard e Flexi. La tariffa Standard è la normale tariffa che si pagava fino a ieri, quella che una volta era la somma della tariffa ordinaria e del supplemento rapido.
La nuova tariffa Flexi costa esattamente il 20% in più della tariffa Standard, come si vede bene dai seguenti esempi (tariffe di luglio 2006).

Relazione Treno Tariffa standard Flexi Maggior costo Aumento perc.
Milano-Genova IC Plus 13.86 16.43 2.57 +19%
Milano-Bologna IC Plus 17.78 21.14 3.36 +19%
Milano-Alassio IC Plus 18.46 21.95 3.49 +19%
Milano-Venezia ES 20.66 24.79 4.13 +20%
Milano-Roma ES 46.48 55.78 9.30 +20%

I treni in questione sono a prenotazione obbligatoria: da sempre gli Eurostar, dall'autunno 2005 gli Intercity Plus. Proprio la prenotazione obbligatoria degli IC Plus è stata largamente criticata dagli utenti, che l'hanno sempre percepita come una scomodità, nonostante tutti i tentativi di farla apparire come un vantaggio, ad esempio con lo slogan "la comodità è d'obbligo".
E' chiaro che il nome "Flexi" è stato scelto ad arte per far pensare a una tariffa che mitigasse gli svantaggi della prenotazione obbligatoria. Ma è proprio così?
Proviamo a confrontare le differenze tra tariffa Standard e Flexi, con la tabella ripresa pari pari dal sito di Trenitalia (luglio 2006): abbiamo evidenziato in giallo le parole diverse.

Confronto tra le due tariffe (dal sito Trenitalia)

E' facile accorgersi che la flessibilità della tariffa Flexi è in realtà minima. In sostanza i vantaggi concreti sono due soli:

Il resto sono fronzoli. E anche questi due aspetti non sembrano poi così essenziali, dal momento che quando si perde incidentalmente un treno, è difficile che si arrivi in stazione addirittura tre ore dopo. Si noti che prima della partenza del treno il cambio di prenotazione è comunque ammesso un numero illimitato di volte per entrambe le tariffe.

Tra l'altro su relazioni sufficientemente lunghe, come la Milano-Roma riportata all'inizio, la differenza tra le due tariffe è maggiore di 8 Euro. In questo caso il secondo vantaggio diventa addirittura una beffa: spendo prima 9.30 Euro in più, per non correre il rischio di pagarne 8 dopo.


In realtà l'unica tariffa davvero flessibile è quella ordinaria, senza alcuna prenotazione. Un amico pungente ha esemplificato il ragionamento:

Come dire: ad ogni passaggio si paga di più, per non ottenere mai quello da cui si era partiti. Bel risultato.

Eppure, possiamo ben immaginare quel che accadrà: quanti viaggiatori, di fronte alla domanda del bigliettaio: "vuole la tariffa normale o quella flessibile" saranno tratti in inganno e sceglieranno questa finta flessibilità?


Il caso dei treni Alta Velocità: 7 Euro in più per risparmiare (forse) 1 Euro

Anche sui servizi Alta Velocità (AV) della nuova linea Roma-Napoli è stata introdotta la tariffa Flexi, mentre quella normale qui si chiama "Amica". In questo caso però le tariffe sono fisse (non esistono relazioni intermedie) e quindi il non-vantaggio della tariffa Flexi è ancora più evidente. Ecco infatti i prezzi, come li indicava il sito di Trenitalia a marzo 2006:

Tariffe Alta Velocità Roma-Napoli (dal sito Trenitalia)

La tariffa base, “tariffa Amica” sarà di 26 euro per la seconda classe e di 33 euro in prima. Seppure economica, questa tariffa consente comunque di gestire in maniera flessibile il proprio viaggio. In qualsiasi momento prima della partenza sarà infatti possibile cambiare in maniera illimitata e gratuita la prenotazione, mentre entro un’ora successiva alla partenza potrà modificare soltanto una volta la propria prenotazione oppure salire su un altro treno pagando a bordo 8 Euro.
La seconda tariffa, “Intera Flex”, sarà invece flessibile: 33 euro in seconda classe e di 39 euro in prima. Chi viaggia con la formula di massima flessibilità, non dovrà preoccuparsi neanche nel caso avesse perso il suo treno. Fino a 24 ore dopo la partenza è infatti possibile salire gratuitamente anche su un'altra tipologia di treno.

L'unica vera differenza è che se perdo il treno prenotato e prendo il successivo, con la tariffa Amica pago 8 Euro a bordo, con la tariffa Flexi no.
Ma la tariffa Flexi costa esattamente 7 Euro in più di quella Amica. In altre parole, devo spendere 7 Euro per non correre il rischio di pagarne 8 (ovviamente solo nel caso in cui perdessi il treno). Quindi, nel caso più favorevole la tariffa Flexi mi fa ipoteticamente risparmiare 1 Euro a fronte di un pagamento certo di 7. Non serve un raffinato studio di probabilità per capire che non è un grande affare.


In realtà la tariffa Flexi, al pari della prenotazione obbligatoria, è l'ennesimo surrogato di aumento tariffario, che si somma a quelli già elencati nell'articolo principale. L'unica differenza è che, almeno stavolta, possiamo declinare l'invito:

FLEXI? NO GRAZIE!


Aggiornamento luglio 2007

Le condizioni di utilizzo delle due tariffe, standard e flexi, sono cambiate nel frattempo, per cui la tabella qui sopra non è più del tutto valida.
Le nuove condizioni, stando a un volantino divulgativo, ci paiono addirittura un po' più complesse delle precedenti (forse perché adesso devono contemplare anche i casi di biglietti "ticketless"), e comunque sempre non molto dissimili tra le due tariffe. In particolare è scomparso il cambio prenotazione "illimitato": sono ammessi al massimo due cambi, sia per Flexi, sia per Standard. Rimangono invece le due soglie di 24 e 3 ore per il cambio di prenotazione dopo la partenza del treno. Inoltre per entrambe le tariffe viene detto che "in caso di utilizzo del biglietto in altri giorni bisogna far modificare la data del viaggio, altrimenti si viene considerati sprovvisti di biglietto": una conferma che anche la tariffa Flexi resta una prenotazione obbligatoria, al di là dell'ambiguità del nome.

Francamente, non ho verificato che cosa sia successo alla Tariffa Flexi Alta Velocità, per cui il paragrafo qui sopra potrebbe non essere più valido.

Però nel frattempo c'è una buona notizia: una nuova tariffa (!) che stavolta non è un rincaro ma uno sconto: la Tariffa Amica costa il 20% in meno della Standard, e si acquista con pochi vincoli, per tutti i treni a supplemento. I dettagli sono in fondo alla pagina su sconti e offerte.


Torna all'articolo principale sulle tariffe ferroviarie.


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