Scritto a febbraio 2008
Per chi lo desiderasse, il testo dell'intero articolo è disponibile anche in un unico documento Word: vedi il materiale di riferimento alla fine.
Versione aggiornata a gennaio 2008.
Nota: le scelte commerciali di Trenitalia variano con discreta frequenza e quindi alcune informazioni potrebbero diventare imprevedibilmente superate.
Prendere il treno non è difficile, anzi! La ferrovia dovrebbe fare di tutto per garantire al viaggiatore la massima semplicità nell'uso del treno. Chi però non è abituato a servirsene a volte può rimanere un po' disorientato. Per questo abbiamo preparato questa semplice guida, pensata per viaggiare soprattutto in Lombardia ma valida anche nelle altre Regioni.
Nelle prossime pagine risponderemo a queste domande, tipiche del viaggiatore "potenziale":
Cercare la propria destinazione sulla carta ferroviaria regionale della Lombardia, scaricabile nel materiale di riferimento a fine pagina e sullo "zoom" della rete metropolitana e suburbana (figura M+S).
Se la destinazione non è dotata di ferrovia, consultare gli orari dei bus su www.trasporti.regione.lombardia.it o sul sito istituzionale delle altre Regioni.
Leggere il capitolo La struttura dei servizi per Trenitalia e LeNORD.
Cercare gli orari su un orario stampato (in vendita nelle edicole) oppure sui siti seguenti:
www.bahn.de - orari di tutta Europa, Italia compresa (escluse LeNORD)
www.trenitalia.com - orari dei treni Trenitalia
www.lenord.it - orari dei treni LeNORD
Leggere la sezione Utilizzare i biglietti.
Consultare indicativamente la tabella delle tariffe nella sezione Utilizzare i biglietti.
Cercare su www.trenitalia.com il prezzo esatto per lo specifico treno che si è scelto, ed eventualmente confrontare i prezzi di treni di categorie diverse.
Per scegliere dove acquistare i biglietti, leggere la sezione Biglietterie e biglietterie automatiche, biglietti a bordo.
Leggere le sezioni Il binario di partenza in una grande stazione e Le stazioni a Milano.
Ricordarsi che un orario stampato tascabile (costo inferiore a 5 Euro) è di gran lunga il metodo più sicuro ed efficiente per programmare i propri viaggi in treno e analizzare tutte le varie possibilità di spostamento.
Questa guida è stata originariamente scritta per la Lombardia, ma molte informazioni sono valide e utili anche in tutte le altre Regioni. Le differenze più significative sono state comunque richiamate.
In blu le parti che si riferiscono strettamente a Trenitalia in Lombardia.
In verde le parti che si riferiscono a LeNORD (Ferrovie Nord Milano) in Lombardia.
In nero le parti di validità generale.
In Lombardia operano due imprese ferroviarie: Trenitalia, del Gruppo delle Ferrovie dello Stato, e che quindi a volte si troverà ancora indicata come FS, e LeNORD, del Gruppo Ferrovie Nord Milano, società controllata dalla Regione Lombardia.
Trenitalia è naturalmente presente in ogni altra Regione italiana. In quasi tutte le Regioni sono inoltre presenti anche una o più ferrovie diverse da Trenitalia, analoghe a LeNORD: un tempo si chiamavano Ferrovie in concessione, o "private". Oggi sono pressoché tutte di competenza regionale, e quindi le chiameremo Ferrovie Regionali (da non confondere con il "trasporto regionale" di Trenitalia, di cui diremo nel prossimo paragrafo).
Trenitalia si occupa dei due grandi "mercati" in cui si può suddividere il servizio ferroviario per viaggiatori: la lunga percorrenza e il trasporto regionale. Si tratta di servizi relativamente disgiunti - ancorché svolti dalla medesima impresa ferroviaria - anche a ragione dei regimi di finanziamento e di programmazione molto diversi.
I servizi a lunga percorrenza, come dice il nome, sono quelli che uniscono le principali città, con treni veloci e con poche fermate intermedie, anche internazionali. Questi servizi sono anche detti "di mercato", in quanto Trenitalia li svolge senza ricevere un sussidio pubblico: in altre parole il prezzo del biglietto pagato dal viaggiatore deve corrispondere al costo aziendale del servizio (esclusi i costi dell'infrastruttura ferroviaria, che è comunque sussidiata, ed escluso anche qualche caso specifico che esula da questa guida). Ciò si traduce in prezzi più elevati, anche se fissati dal Ministero dei Trasporti, e nel fatto che i servizi, entro ampi limiti, sono programmati direttamente da Trenitalia.
I servizi a lunga percorrenza comprendono Eurostar e Intercity, più tutte le altre denominazioni commerciali recentemente introdotte (Eurostar City, Intercity Notte, Intercity Plus, Cisalpino, Eurocity) e i treni Espressi notturni. Da qualche anno in qua, molti servizi a lunga percorrenza sono anche a prenotazione obbligatoria. In realtà una buona fetta di treni a lunga percorrenza si rivolge anche a un'utenza a scala più locale, ad esempio quella turistica, per la quale l'obbligo della prenotazione appare un vincolo rilevante e a volte un disincentivo all'uso del treno.
I servizi a lunga percorrenza sono presenti in tutte le Regioni italiane, salvo la Valle d'Aosta e la Sardegna, che hanno solo treni del trasporto regionale.
I servizi del trasporto regionale sono quelli a scala locale: sono servizi sussidiati dalle Regioni e quindi il costo per l'azienda è coperto solo in parte dal prezzo pagato dal viaggiatore (fino a circa il 35-40%); il rimanente costo è coperto dal sussidio regionale: di conseguenza i biglietti sono più economici. Tutti i treni del trasporto regionale sono accessibili con un'unica tariffa, e naturalmente senza prenotazione. Per contro, eccetto che per le comitive, su questi treni la prenotazione non è proprio disponibile, nemmeno facoltativa. Questi servizi sono programmati dalle Regioni e sono regolati da un apposito contratto di servizio sottoscritto tra la Regione e Trenitalia, in cui si fissa l'ammontare del sussidio e si definiscono i servizi e i loro parametri di qualità (per esempio la puntualità), con le relative penali.
I treni del trasporto regionale sono quelli classificati appunto "Regionali". Fino al principio del 2007, esistevano anche le classificazioni Diretto e Interregionale, destinate ai treni con percorsi più lunghi e minori fermate. Oggi anche tutti questi treni sono chiamati Regionali: una scelta aziendale di Trenitalia, legata a vincoli di organizzazione interna del lavoro, che non facilita certo la chiarezza per il viaggiatore.
I servizi LeNORD sono in tutto assimilabili al trasporto regionale di Trenitalia: si tratta cioè di servizi programmati e sussidiati dalla Regione, vincolati da un contratto di servizio. Essi sono accessibili a un'unica tariffa regionale, la stessa dei servizi Trenitalia della Lombardia.
Fa eccezione il collegamento Milano-Malpensa (Malpensa Express) che, pur sussidiato all'interno del medesimo contratto di servizio, è accessibile solo con una tariffa aeroportuale specifica di 11 Euro, senza obbligo di prenotazione (per l'esattezza è anche accessibile con biglietto di prima classe per le tratte non aeroportuali, tra Milano e Saronno/Busto).
Nelle altre Regioni i treni delle corrispondenti Ferrovie Regionali sono accessibili in genere con una tariffa propria; in alcuni casi tuttavia esiste un regime di "integrazione" con servizi Trenitalia, alla medesima tariffa.
Vale la pena di fare un cenno all'infrastruttura: alcuni lettori avranno sicuramente notato che nelle stazioni non compare la sigla Trenitalia, bensì RFI.
RFI o Rete Ferroviaria Italiana, è appunto la società, sempre del Gruppo Ferrovie dello Stato, che si occupa della gestione dell'infrastruttura: essa comprende la costruzione delle linee ferroviarie e la loro manutenzione e anche la "gestione della circolazione", cioè il funzionamento stesso della ferrovia. Per fare un esempio stradale, Trenitalia è assimilabile agli automobilisti, mentre RFI è il "vigile", e come tale, gestisce appunto anche le stazioni.
Come accennavamo sopra, RFI è sussidiata dallo Stato. Inoltre ogni treno in circolazione paga a RFI un pedaggio, assimilabile al pedaggio autostradale pagato dagli automobilisti. Questa impostazione è stata pensata per permettere a più imprese ferroviarie di circolare sulla stessa infrastruttura, in un'ottica di liberalizzazione, un po' come più compagnie aeree utilizzano gli stessi aeroporti (l'infrastruttura). L'infrastruttura ferroviaria è però molto più rigida dello spazio aereo (i binari sono pochi e i treni si vincolano l'un l'altro nella marcia): di conseguenza ad oggi il processo di liberalizzazione ferroviaria di fatto non si è ancora attuato, salvo una quota piccola ma significativa del trasporto merci. Al contrario, in caso di disservizi, al viaggiatore e al pendolare capita di incontrare con preoccupante frequenza un "rimpallo di responsabilità" tra l'impresa ferroviaria, responsabile del treno, e il gestore dell'infrastruttura, responsabile dei binari.
Nel caso delle Ferrovie Nord Milano, LeNORD corrisponde a Trenitalia, mentre l'equivalente di RFI si chiama Ferrovienord ed è totalmente sussidiato dalla Regione Lombardia. Quando i treni LeNORD circolano nel Passante di Milano, gestito da RFI, lo fanno proprio grazie alla possibilità di utilizzare la stessa infrastruttura da parte di più imprese ferroviarie.
Solo poche altre ferrovie regionali hanno attuato una separazione aziendale tra impresa ferroviaria e gestore dell'infrastruttura: citiamo TFT/RFT in Toscana e SAD/STA in Alto Adige. Le restanti operano ancora nella maniera unitaria tradizionale.
Per informazioni è possibile rivolgersi al Call Center Trenitalia al numero 892021 (0.30 Euro alla risposta + 0.54 Euro/minuto) o a quello LeNORD al numero 199-151-152 (0.10 Euro/minuto).
Si noti che il Call Center di Trenitalia non è particolarmente economico: ove possibile è senz'altro meglio ricorrere ai siti internet aziendali o a quello istituzionale della Regione Lombardia www.trasporti.regione.lombardia.it. Gli orari dei treni possono essere anche consultati dalle emettitrici automatiche dei biglietti di Trenitalia, situate nelle principali stazioni (a Milano: Centrale, Garibaldi, Lambrate e Rogoredo).
I biglietti Trenitalia del trasporto regionale valgono due mesi e devono essere obliterati, analogamente ai normali biglietti degli autobus. Una volta obliterati, acquistano una validità oraria: 3 ore fino a 50 km, 6 ore fino a 200 e 24 ore oltre i 200 km (lo scaglione di 3 ore è valido solo in Lombardia, altrove tutti i biglietti sotto i 200 km valgono 6 ore).
I biglietti Trenitalia della lunga percorrenza per treni Intercity normali (cioè non a prenotazione obbligatoria), sono analoghi a quelli del trasporto regionale, a parte ovviamente la tariffa più costosa: quindi si obliterano e acquistano validità oraria dall'obliterazione. I biglietti a prenotazione obbligatoria (Eurostar, Intercity Plus, ecc.) valgono invece solo per il treno prenotato. Se si prende un altro treno, occorre cambiare la prenotazione, cosa che si fa gratuitamente, anche all'emettitrice automatica, fino a 3 ore dopo l'orario di partenza inizialmente previsto. Dopo tale termine, il biglietto è "perso". La mancanza di prenotazione o l'uso di un altro treno senza aver cambiato la prenotazione comporta un sovrapprezzo di 8 Euro, da pagare a bordo.
Esiste anche una tariffa "flexi", che offre qualche facilitazione in più: ad esempio si hanno a disposizione 24 ore, anziché 3, per cambiare il biglietto dopo la partenza del treno; si tratta comunque di una tariffa a prenotazione obbligatoria (non permette di salire a bordo senza aver prenotato); dal momento che costa il 20% in più della tariffa ordinaria e i vantaggi sono modesti, se ne sconsiglia l'uso.
Nonostante i servizi regionali e a lunga percorrenza facciano capo alla stessa Trenitalia (ad oggi non sono nemmeno due rami d'azienda distinti), dal 2001 esiste una rigida separazione nella vendita dei biglietti, che viene giustificata con esigenze di contabilità interna. Ad esempio un itinerario Lecco-Bologna, che utilizzi un treno regionale fino a Milano e di qui un Intercity (anche non a prenotazione obbligatoria), comporta l'emissione di due biglietti distinti, ognuno tariffato come se fosse venduto separatamente. Di fatto questo è un surrogato di aumento tariffario, in quanto la somma di due biglietti costa quasi sempre di più di un biglietto unico. A partire dal 2007 anche i biglietti a tariffa regionale interessanti più regioni, pur venduti come biglietto unico, sono calcolati all'incirca come somma delle singole tariffe regionali (e quindi più costosi, in quanto si perde l'effetto di tariffa decrescente al crescere della distanza).
E' sempre possibile acquistare contemporaneamente il biglietto del viaggio di ritorno, in modo da non fare due volte la coda in biglietteria, ma al momento non è previsto alcuno sconto per i biglietti di andata/ritorno rispetto al prezzo base.
Le regole di Trenitalia valgono naturalmente per tutta Italia, sia per la lunga percorrenza, sia per il trasporto regionale. Tuttavia le tariffe del trasporto regionale sono differenti da Regione a Regione, anche se spesso soltanto di poche decine di centesimi (almeno per i biglietti di corsa semplice): è un effetto della competenza regionale in materia di tariffe, in vigore dalla fine degli anni '90.
I biglietti LeNORD, pur avendo tariffa identica a quella del trasporto regionale di Trenitalia della Lombardia, si usano diversamente: non vanno obliterati ma sono validi solo per il giorno di emissione. Inoltre non consentono fermate intermedie: chi voglia effettuare una fermata intermedia è costretto ad acquistare due biglietti "in sequenza" (ancora una volta più costosi di un biglietto unico).
Varie altre Ferrovie Regionali utilizzano regole grosso modo analoghe a LeNORD (nessuna obliterazione ma validità solo per il giorno di emissione). Altre invece utilizzano sistemi ancora più simili agli autobus (biglietti "a zone" o scaglioni di distanza, senza indicazione della esatta origine-destinazione, da obliterare sempre).
fino a km | Treni regionali Lombardia | fino a km | Intercity | Eurostar | Eurostar City | Esempio da Milano fino a: |
5 | 1.00 | |||||
10 | 1.30 | 10 | 4.50 | |||
15 | 1.60 | Monza | ||||
20 | 1.85 | 20 | 4.50 | Rho | ||
25 | 2.10 | Saronno, Seregno | ||||
30 | 2.45 | 30 | 4.50 | Parabiago | ||
35 | 2.70 | Treviglio | ||||
40 | 2.95 | 40 | 5.00 | Pavia, Lodi | ||
50 | 3.50 | 50 | 5.00 | Lecco, Gallarate | ||
60 | 4.10 | 60 | 5.50 | Bergamo | ||
70 | 4.50 | 70 | 6.00 | Voghera | ||
80 | 4.95 | 80 | 7.00 | Varenna | ||
90 | 5.40 | 90 | 7.50 | 14.00 | Brescia | |
100 | 5.85 | 100 | 8.50 | Cremona | ||
120 | 6.75 | 125 | 10.00 | Desenzano | ||
140 | 7.60 | Sondrio, Parma | ||||
160 | 8.55 | 150 | 12.00 | Verona, Tirano | ||
180 | 9.40 | 175 | 14.00 | 23.00 | Genova, Torino | |
200 | 10.35 | 200 | 15.50 | Vicenza | ||
220 | 11.20 | 225 | 17.50 | 30.00 | 24.50 | Bologna |
240 | 12.10 | 250 | 19.00 | Albenga | ||
260 | 13.00 | |||||
280 | 13.90 | 275 | 21.00 | 31.00 | 26.50 | Venezia |
300 | 14.80 | 300 | 22.00 | |||
320 | 15.70 | 325 | 23.50 | |||
340 | 16.60 | 350 | 25.00 | 38.00 | Firenze | |
400 | 19.15 | 400 | 27.50 | |||
440 | 20.85 | 450 | 30.00 | 43.00 | 41.40 | Ancona |
650 | 40.50 | 59.00 | Roma | |||
850 | 51.00 | 77.00 | Napoli | |||
900 | 53.50 | 70.00 | 68.50 | Bari |
Note:
In Lombardia, per viaggi che comprendono sia Trenitalia (trasporto regionale), sia LeNORD, dal momento che all'interno della Regione la tariffa è la stessa, è possibile ottenere un biglietto unico, come ad esempio un Saronno-Pavia. Tuttavia, a motivo della scarsa conoscenza di questa possibilità, alcune biglietterie potrebbero mostrarsi "riottose" ad emettere questi biglietti.
Da tempo è poi in progetto in Lombardia un vero sistema di integrazione tariffaria, come è comunemente disponibile all'estero, tale per cui un unico biglietto - di solito del tipo a zone - permetta di utilizzare a piacimento tutti i mezzi a disposizione nelle relative zone: treno, metropolitana, bus, ecc. Nonostante i cospicui investimenti già fatti (ad esempio il nuovo sistema di bigliettazione "elettronica" per i trasporti urbani di Milano), l'integrazione tariffaria in Lombardia è ancora di là da venire, salvo per alcune situazioni parziali, come l'abbonamento mensile TrenoMilano tra ferrovia e trasporto urbano di Milano e alcuni abbonamenti simili verso altri capoluoghi di provincia.
Alcune forme di integrazione tariffaria sono già in vigore in altre Regioni. La più semplice e diffusa è quella che prevede di utilizzare il normale biglietto dell'autobus urbano anche per spostamenti in treno all'interno del Comune Capoluogo. Ad esempio a Genova il biglietto dell'autobus permette di usare anche il treno entro i limiti urbani di Nervi, Voltri, Pontedecimo e Acquasanta.
L'esempio più completo di integrazione tariffaria in Italia è quello della Campania, in cui già da qualche anno è stato introdotto un biglietto denominato "Unico", diviso in zone e utilizzabile su ogni mezzo di trasporto, sia treno, sia autobus. I biglietti che comprendono la zona di Napoli sono validi anche su tutti trasporti urbani della stessa Napoli. In questo modo un viaggiatore, acquistando ad esempio un biglietto Caserta-Napoli, si ritrova ad aver già acquistato anche tutta la mobilità urbana di Napoli.
La difficoltà nell'introdurre sistemi di integrazione tariffaria è legata agli accordi di ripartizione degli introiti tra i vari operatori e anche alla necessità di un compromesso tra il beneficio dell'integrazione e l'aumento del prezzo del biglietto per gli utenti a cui l'integrazione non occorre (nell'esempio precedente, è evidente che una certa quota del trasporto urbano di Napoli verrà pagata anche dal viaggiatore che non la usa, perché la sua destinazione finale in città può essere raggiunta a piedi dalla stazione ferroviaria).
Per il trasporto regionale di Trenitalia, esistono anche i biglietti a fasce kilometriche, cioè validi per un certo numero di kilometri. Conoscendo la distanza della località di destinazione, si può acquistare un biglietto per quella distanza.
Questi biglietti sono comodi perché non scadono mai, finché non vengono obliterati. Potrebbe però essere difficile trovarli perché la loro reperibilità varia da zona a zona. Oltre che negli sportelli delle biglietterie, a volte sono in vendita anche in bar e tabaccai presso la stazione (i cosiddetti PVT o Punti di Vendita a Terra).
Per quanto riguarda LeNORD, tutte le biglietterie vendono biglietti a fasce kilometriche: in questo caso sono particolarmente utili, in quanto, come detto sopra, su LeNORD i biglietti normali sono validi solo il giorno di emissione.
E' evidente che per la loro natura i biglietti a fasce kilometriche vanno sempre obliterati, anche su LeNORD. Inoltre i biglietti a fasce kilometriche non sono validi per viaggiare promiscuamente su Trenitalia e LeNORD: ciascuna azienda ha il proprio biglietto a fasce.
La distanza tra due stazioni si può ricavare per differenza tra le "progressive kilometriche" indicate sui quadri di un normale orario stampato; nella maggior parte dei casi il valore è corretto, ma in alcune situazioni particolari la distanza "tariffaria", cioè usata per calcolare il prezzo dei biglietti, potrebbe essere lievemente diversa.
Per quanto riguarda Trenitalia, il quadro è piuttosto complesso e varia frequentemente. Cercando di semplificare al massimo, si segnalano le seguenti possibilità:
Si noti che le tariffe "amica" e "socio" sono soggette a disponibilità posti limitata, mentre le Cartaviaggio Relax e Smart valgono sempre (ma hanno un costo annuo significativo).
Sui servizi LeNORD una volta superata l'età di 65 anni, basta documentare l'età con carta di identità o altro documento e si ha uno sconto del prezzo del biglietto, senza la necessità di carte simili alla Cartaviaggio.
Per i treni del trasporto regionale, sia su Trenitalia, sia su LeNORD in Lombardia è disponibile un carnet multicorsa a fasce kilometriche, valido per 10 viaggi, con sconto del 10% circa rispetto a 10 biglietti singoli. I singoli viaggi non hanno scadenza finché non vengono obliterati e il carnet è utilizzabile anche da più persone contemporaneamente. Ad esempio un carnet di 10 corse da 50 km potrebbe essere interamente utilizzato da 5 amici che si rechino da Milano a Lecco, andata e ritorno. Come per i biglietti integrati, anche in questo caso alcune biglietterie potrebbero fare qualche difficoltà a venderlo. Anche questi biglietti a fasce non sono utilizzabili promiscuamente su Trenitalia e LeNORD.
Il trasporto delle biciclette è particolarmente conveniente sui servizi regionali di Trenitalia, in quanto è ammesso su quasi tutti i treni (in particolare in Lombardia su tutti i treni). Occorre acquistare un supplemento bici del modico costo di 3.50 Euro, valido per un numero illimitato di viaggi nelle 24 ore successive all'obliterazione. Le biciclette si sistemano nel vano bagagli all'estremità del treno o, in sua mancanza, in prossimità delle porte, cercando in tal caso di arrecare il minimo disturbo. Se il biglietto normale costa meno di 3.50 Euro, è possibile comperare un biglietto normale anche per la bici (ovviamente si perde la possibilità di viaggi illimitati nelle 24 ore).
Sui treni a lunga percorrenza, salvo pochi servizi internazionali che dispongono di vano bagagli, il trasporto è ammesso gratuitamente, ma solo con la bici parzialmente smontata e racchiusa in una sacca: una modalità nettamente più scomoda e disincentivante.
Sui treni LeNORD il trasporto bici è ammesso su tutti i treni solo il sabato e nei festivi, al costo di 2.50 Euro per ogni singolo viaggio (quindi un'andata e ritorno costa il doppio). Per la sola Brescia-Edolo il trasporto è ammesso tutti i giorni, sempre con la medesima tariffa, su quasi tutti i treni.
I biglietti possono essere ovviamente acquistati nelle biglietterie. Tuttavia le biglietterie sono in numero limitato (e hanno anche pochi sportelli): ad esempio in Lombardia, su 300 stazioni Trenitalia, si contano appena una cinquantina di biglietterie. E' pertanto importante fare affidamento anche ai canali alternativi. Per Trenitalia essi sono i seguenti:
Queste emettitrici fanno obbligatoriamente scegliere un treno preciso; salvo il caso di treni a prenotazione obbligatoria, è comunque possibile usare treni diversi da quello selezionato (ovviamente però se si seleziona un treno regionale non sarà possibile salire su un più costoso Intercity).
Sui treni Intercity a prenotazione facoltativa, occorre inoltre prestare attenzione a scegliere "nessuna prenotazione", se non si vogliono spendere i 3 Euro aggiuntivi della prenotazione stessa.
Nel caso una stazione sia sprovvista di biglietteria o punti vendita e manchi o sia guasta l'emettitrice, il biglietto può essere venduto anche a bordo, senza maggiorazione, purché naturalmente sia il viaggiatore a cercare il capotreno e non il capotreno a sorprendere il viaggiatore (il capotreno di solito sta in testa al treno, e comunque è individuabile perché ordina la partenza del treno ad ogni fermata). Sui treni del trasporto regionale a bordo si emettono solo biglietti per destinazioni servite dal treno stesso e questo può creare problemi in caso di trasbordo con poco tempo per la coincidenza.
Si noti che sono previste multe molto pesanti in caso di viaggiatori trovati senza biglietto, che non hanno avvertito di loro iniziativa il capotreno (minimo 50 Euro).
Analogamente, in caso di guasto delle obliteratrici, il viaggiatore deve farsi vidimare a mano il biglietto dal capotreno, andandolo a cercare appena salito a bordo.
Su LeNORD, di norma tutte le stazioni hanno la biglietteria o un'emettitrice automatica (di un terzo tipo, simile a quella del trasporto urbano di Milano). In caso contrario è sempre ammessa l'emissione a bordo, senza sovrapprezzo, avvisando il capotreno al momento della salita.
Il binario di partenza del treno va cercato sul tabellone delle partenze, che di solito è in alto all'entrata nella zona binari. Qui per ogni treno è indicato il relativo binario di partenza. Il treno è individuato dall'orario e dal nome della stazione di destinazione. Si noti che in una grande stazione è possibile che diversi treni partano allo stesso orario e pertanto è importante badare anche alla destinazione.
A questo scopo, a meno che la propria meta non sia proprio la destinazione del treno, occorre conoscere quest'ultima, ricavandola ad esempio dalla mappa schematica della rete, in Lombardia presente in ogni stazione. Se si fosse comperato un biglietto da Milano per Lecco, e sapendo che il treno appartiene alla linea "Milano-Lecco-Sondrio-Tirano", allora nel tabellone delle partenze si cercherà il treno che parte alla nostra ora, con destinazione Tirano (oppure Sondrio).
In alternativa al tabellone delle partenze, esiste il quadro murale delle partenze (di colore giallo, quello bianco essendo riservato agli arrivi). Ovviamente il quadro stampato non è aggiornato in tempo reale, ma contiene molte più informazioni, come la periodicità del treno e le fermate intermedie, e permette pertanto di capire con maggior sicurezza quale sia il proprio treno.
In ogni stazione la numerazione dei binari parte da 1 (presso il fabbricato/atrio) e continua in avanti in modo consecutivo. Nelle stazioni di testa parte da sinistra, entrando.
Qualche volta nel tabellone delle partenze si potrebbe trovare il numero del binario con aggiunta l'indicazione "tronco", abbreviato anche in "Tr.", es. "1 Tr." (a volte anche 1 Tr. Ovest o 1 Tr. Est). In genere i binari tronchi sono messi ai bordi della stazione stessa, dove finisce il fabbricato, oppure "intercalati" ai binari normali (ad es. il 5 Tronco Est sarà all'estremità est della stazione, tra i binari normali 5 e 6).
La rete a lunga percorrenza interessa sei linee lombarde, che si diramano "a stella" da Milano: per Torino, Domodossola (linea internazionale del Sempione), Como-Chiasso (linea internazionale del Gottardo), Venezia, Bologna-Roma e Genova. Queste linee svolgono ovviamente collegamenti a scala sovraregionale e nazionale, ma anche alcuni collegamenti interni alla Regione, per esempio verso Pavia, Brescia-Desenzano e Como. Su molte linee esistono comunque alternative del trasporto regionale, cioè lievemente più lente ma più economiche; tuttavia un discusso taglio dei servizi interregionali, attuato a fine 2005, ha di fatto reso quasi indispensabile il ricorso a treni a lunga percorrenza per recarsi sulle riviere liguri oltre Genova e in Emilia oltre Parma.
La rete del trasporto regionale serve l'intera Lombardia con un livello di qualità (frequenza e velocità) variabile in funzione dell'importanza della linea e dei progetti di sviluppo già promossi dalla Regione. Sulle linee più importanti è presente un doppio livello di servizio: treni diretti che fermano solo nelle stazioni principali e treni regionali che fermano in tutte le stazioni o quasi. I treni diretti, anche se oggi impropriamente chiamati regionali, servono le direttrici radiali con partenza da Milano Centrale, in modo simile a quelli a lunga percorrenza: per Torino (un treno ogni ora), Domodossola (ogni due ore), Varese (ogni ora, da Milano Porta Garibaldi), Sondrio-Tirano (ogni due ore), Bergamo (mediamente ogni ora, non sempre da Milano Centrale), Verona (ogni ora), Lodi-Cremona-Mantova (mediamente ogni due ore), Lodi-Parma (ogni due ore), Genova (ogni due ore).
Nell'area più vicina a Milano, a partire da dicembre 2004, alcuni servizi regionali sono stati potenziati e riorganizzati ed è stato loro attribuito il nome di Linee S, cioè "suburbane". Si tratta di un'impostazione nuova, anche se largamente diffusa all'estero ("S-Bahn" nei paesi di area tedesca), a cui è dedicato un apposito paragrafo poco più sotto.
Va sottolineato che la maggior parte delle linee Trenitalia, sia in Lombardia, sia nelle altre Regioni, prevede la sospensione o quasi del servizio nelle ore centrali della mattinata, indicativamente dalle 10 alle 12, ma in alcune linee minore anche dalle 9 alle 13. Questa fascia è infatti tradizionalmente destinata alla manutenzione delle linee, anche se una tale organizzazione è sempre meno adeguata alla mobilità moderna, che si è espansa anche al di fuori delle classiche fasce di punta.
In linea generale, se ci si muove al di fuori dell'area delle Linee S di Milano (o analoghe aree metropolitane delle altre grandi città), è sempre consigliabile consultare gli orari, pena il rischio di incappare in una fascia più o meno lunga senza treni.
I servizi LeNORD si articolano su una rete "ad albero" in partenza da Milano Cadorna, che si dirama a Milano Bovisa per Saronno e Seveso-Asso. A Saronno la linea a sua volta si dirama per Novara, Varese-Laveno e Como.
Il servizio è articolato su un "doppio livello": nell'area più vicina a Milano, cioè fino a Seveso e Saronno, il servizio è svolto da treni suburbani strutturati in quattro linee (S1, S2, S3, S4), con caratteristiche analoghe a quelle delle Linee S di Trenitalia (cfr. anche il paragrafo seguente). Due linee (S1, S3) partono da Cadorna, mentre le altre due percorrono il Passante Ferroviario. Una quinta linea (S10) svolge proprio il servizio urbano del Passante.
I collegamenti più lontani sono assicurati dai treni regionali, tutti con origine dal capolinea tradizionale di Cadorna; i treni regionali saltano le fermate "suburbane" e poi effettuano tutte le fermate successive. Questo modello di servizio garantisce tempi di viaggio ottimali anche per chi proviene da più lontano. I treni regionali hanno tutti frequenza di un'ora, che diventa di mezzora per tutte le fasce di punta, offrendo un servizio razionale, affidabile ed efficiente. Per contro, le ultime partenze serali si hanno intorno alle 21, quindi un viaggio serale va attentamente pianificato (sono comunque disponibili alcune corse successive, ma effettuate con autobus).
LeNORD gestisce infine il servizio sulla linea Brescia-Iseo-Edolo (Valcamonica), turisticamente assai pregevole. In questo caso tuttavia il servizio non è cadenzato ed è indispensabile consultare attentamente gli orari.
Come si è accennato, le Linee S o Suburbane costituiscono un nuovo "prodotto ferroviario", introdotto in Lombardia a dicembre 2004. Il servizio suburbano deve rispondere a precise caratteristiche, vere e proprie specifiche progettuali utilizzate nella realizzazione degli orari delle linee S:
E' facile rendersi conto che le specifiche sono definite in modo da garantire il massimo "ordine" nel servizio, nella convinzione che un servizio ordinato è più leggibile dai viaggiatori, e dunque può essere utilizzato più facilmente. Anche la semplice numerazione delle linee, di per sé banale, aumenta moltissimo la leggibilità del servizio: la "S6", nella percezione dei viaggiatori, diventa un oggetto ben preciso, molto più di quanto sarebbe un insieme indistinto di treni tra Milano e Novara. Numerare le linee aiuta anche chi progetta gli orari a pensare a un "prodotto" omogeneo e ben definito.
Osservando l'orario dei treni, si nota che alcune linee S non soddisfano ancora pienamente le specifiche: la S5, fino a Varese, va "un po' troppo lontano" per una linea S, la S2 si effettua solo nelle ore di punta, la S9 non è perfettamente cadenzata, la S6 ha un "buco" a metà mattina: si tratta di compromessi che ci si augura di risolvere col tempo, man mano che il progetto verrà migliorato.
Anche a Roma esiste un servizio suburbano sostanzialmente simile alle Linee S: si chiama FR (Ferrovia Regionale) e anch'esso prevede la numerazione delle linee (FR1, ecc.).
Un servizio suburbano molto fitto esiste anche a Napoli, ma senza numerazione delle linee e svolto in maggioranza da Ferrovie Regionali diverse da Trenitalia (Circumvesuviana, Sepsa).
Servizi suburbani abbastanza significativi si trovano anche intorno a Torino, Genova (da Voltri a Nervi), Bologna (rete FER), ma di norma con una minore strutturazione e sempre senza la numerazione delle linee. Anche alcune città minori, come ad esempio Potenza, hanno scelto di realizzare, nel loro piccolo, una rete suburbana strutturata, di solito con l'aggiunta di alcune nuove fermate, sulla base della rete esistente.
Il Passante ferroviario è una lunga galleria che attraversa la città di Milano da nord-ovest a est, simile a una metropolitana ma percorsa da veri treni, in tutto identici a quelli che corrono sulle altre linee ferroviarie. Anche a motivo della complessità dell'opera, il Passante è stato realizzato in un tempo fin troppo lungo, a partire dal 1982. La prima tratta è stata inaugurata nel 1997 e l'ultima verrà completata nel 2008. Il Passante permette l'interscambio tra i servizi Trenitalia, LeNORD e le tre linee metropolitane, oltre che molte linee di tram e autobus. Purtroppo il Passante non tocca la Stazione Centrale, perché alla fine degli anni Sessanta quando venne progettato, questa non era considerata una priorità (oggi invece giustamente lo sarebbe!).
E' importante precisare che le Linee S non coincidono con il Passante. Il Passante è l'infrastruttura, le Linee S sono un tipo di servizio. Molte Linee S viaggiano nel Passante, ma corrono anche al di fuori di esso, verso i propri capolinea periferici e alcune ne toccano una sola stazione o non lo intersecano nemmeno. La caratteristica distintiva delle Linee S è il tipo di servizio, non l'infrastruttura che percorrono.
Tuttavia, per scelta progettuale, nel Passante circolano solo Linee S: questa scelta è stata considerata il miglior compromesso tra il modello di servizio e la capacità dell'infrastruttura (nel Passante convergono 4 linee ferroviarie: a regime, cioè fra qualche anno, un treno "S" ogni 15 minuti per ciascuna linea porterà a 16 treni/ora che è considerata la massima capacità fisica del Passante stesso).
Il primo passante italiano è stato realizzato a Napoli già negli anni Trenta, tra le stazioni di Mergellina e Piazza Garibaldi (quest'ultima situata sotto la stazione centrale, quindi in una posizione migliore rispetto al caso di Milano!). Il Passante di Napoli funziona in modo più simile a una metropolitana, in quanto è percorso da un'unica linea, e non dalla somma di più linee S convergenti da capolinea differenti.
Anche a Torino è in costruzione (da lungo tempo) un passante, simile a quello di Milano e addirittura più complesso, in quanto formato da ben sei binari, anziché due. Tuttavia esso non è ancora entrato in funzione.
M + S: linee metropolitane e suburbane a Milano |
Ingrandisci / enlarge: alta risoluzione per la stampa / high resolution Come molti avranno già capito, questa ottima cartina proviene dall'inesauribile fonte di msrmilano.com, il sito di Ivan Uccelli dedicato a tutte le linee milanesi. Thanks. |
Le linee S attualmente attive nel nodo di Milano sono le seguenti:
Queste linee, oltre a garantire in larga parte la frequenza costante propria delle linee S (30 minuti), sono costruite con la logica dei "corridoi": la combinazione di due linee S infatti raddoppia la frequenza. Ad esempio S1 ed S3 garantiscono una frequenza di 15' tra Bovisa e Saronno, S5 ed S6 analogamente di 15' tra Milano e Rho. La combinazione di cinque linee S nel Passante garantisce un'offerta di 10 corse/ora (mediamente un treno ogni 6 minuti).
Il sistema S sarà progressivamente espanso nel futuro; al momento è prevista la seguente tempistica:
Le stazioni in città sono tante, e sono riportare nella mappa M+S dell'ultima pagina.
Sintetizziamo i servizi disponibili in ciascuna stazione, cominciando da Trenitalia:
Passiamo ora ai servizi LeNORD:
Si noti che tutti i biglietti per/da Milano portano la generica indicazione "Milano" e non una stazione precisa (concetto del cosiddetto Nodo tariffario). Di conseguenza, con biglietti del trasporto regionale, è possibile partire e arrivare ad una qualunque stazione, anche diversa da quella utilizzata dal proprio treno. Ad esempio con un biglietto Lecco-Milano è possibile scendere a Greco Pirelli e prendere un treno qualsiasi per Rogoredo, senza pagare nulla di più. Questo vale anche per il Passante ferroviario (es. un biglietto Monza-Milano permette di scendere a Garibaldi e poi proseguire per una qualunque stazione del Passante); con biglietti del trasporto regionale interni alla Lombardia sono infine possibili anche percorsi misti Trenitalia-LeNORD (es. un biglietto Saronno-Milano permette di scendere a Bovisa, prendere il Passante per Garibaldi e poi da qui un treno Trenitalia per Greco).
La contropartita a questo vantaggio è che i kilometri indicati sul biglietto sono sempre misurati rispetto a Milano Centrale e quindi in alcuni casi si paga di più della distanza che effettivamente si percorre.
Anche altre grandi città hanno adottato il Nodo tariffario: tra queste ad esempio Firenze. Altre, come Torino o Genova, continuano invece a indicare sui biglietti le singole stazioni: di conseguenza per ognuna si continua a pagare esattamente la distanza percorsa.
Concludiamo queste note con qualche breve cenno sui trasporti urbani a Milano.
In Milano la rete dei trasporti è una delle più efficienti d'Italia e copre quasi interamente l'area urbana e suburbana; essa è formata da tram, metropolitane, autobus e filobus, più le tratte urbane delle ferrovie, compreso il Passante ferroviario di cui si è già parlato. Ad eccezione delle ferrovie, la rete urbana è gestita da ATM (Azienda Trasporti Milanese, www.atm-mi.it). La rete suburbana su gomma è gestita in parte da ATM, in parte da altre aziende.
Nell'ambito del Comune di Milano, si può viaggiare su tutti i mezzi pubblici usando lo stesso biglietto urbano, nelle sue varie forme. Nella sua forma più semplice, il biglietto urbano costa 1.00 Euro e vale 75 minuti. Durante tale validità è possibile utilizzare a piacimento i mezzi di superficie (tram, filobus e autobus), mentre in metropolitana è consentito un solo accesso (cioè un unico viaggio, anche su più linee, ma senza mai uscire dai "tornelli"). Lo stesso biglietto è utilizzabile anche per le tratte urbane delle ferrovie, compreso naturalmente il Passante, sempre con il limite di un unico viaggio.
Per muoversi agevolmente a scopo turistico, è consigliabile il biglietto giornaliero, che costa 3.00 Euro, ha validità di 24 ore e consente la libera circolazione, sempre in ambito urbano, quindi con numero illimitato di viaggi anche in metropolitana e ferrovie.
Si noti che i limiti urbani, che non possono essere oltrepassati con entrambi i biglietti citati, non comprendono tutta la rete metropolitana (i limiti sono indicati sulla mappa M+S).
Per spostamenti sulle tratte interurbane della rete metropolitana, così come sulle autolinee interurbane, sono disponibili biglietti specifici, secondo un sistema a zone, denominato SITAM. I biglietti "1 zona", "2 zone", ecc. valgono solo sulla rete interurbana, quelli "cumulati" (es. U + 1 zona) valgono anche sulla rete urbana. Anche in questo caso esistono biglietti giornalieri per "aree", in pratica corone concentriche attorno a Milano (area piccola, media, grande), che però valgono solo per autobus e metropolitana e non per le ferrovie ricadenti nelle rispettive aree (i corrispondenti abbonamenti settimanali per aree sono validi anche per le ferrovie).
Nelle ore serali, a partire dalle 20, esiste infine un biglietto di libera circolazione, al prezzo di 1.80 Euro, che ha il vantaggio di valere anche su tutta la rete interurbana gestita da ATM.
In Milano esistono tre linee metropolitane:
- linea M1 o "rossa", la più antica (1964) che serve tra l'altro il Duomo e le aree più centrali
- linea M2 o "verde" (1969), che collega quasi tutte le stazioni ferroviarie
- linea M3 o "gialla" (1990), che collega la stazione centrale con il Duomo
La rete è schematizzata nella mappa M+S, ciascuna con le sue stazioni. Tutte e tre le linee sono state progressivamente prolungate e ulteriori prolungamenti, in genere esterni al comune di Milano, sono ancora in corso.
Per comodità del lettore, si riepilogano qui vari materiali relativi a questo articolo. Testi e immagini possono essere riutilizzati, tenendo conto che le scelte commerciali di Trenitalia variano con discreta frequenza e quindi alcune informazioni potrebbero diventare imprevedibilmente superate.
File zip del documento Word con il testo della guida, per maggior comodità di stampa. Nel documento, la carta M+S è già inserita a risoluzione di stampa.
18 pagine, 220 kB
Carte a risoluzione di stampa:
Linee M+S (immagine GIF, 190 kB)
Linee M+S (immagine vettoriale PDF, 100 kB)
Carta ferroviaria ufficiale della Regione Lombardia (immagine GIF, 460 kB)
Tabelle Excel delle tariffe: in preparazione.
Banner e loghi "Io così vado ovunque" a risoluzione di stampa: vedi il materiale di riferimento dell'articolo sul Servizio Ferroviario Regionale della Lombardia.
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