Il servizio ferroviario regionale

Scritto a giugno 2007

Io così vado ovunque, tutti i giorni

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Che cosa ha da proporre la ferrovia, oggi, in Italia?
C'è qualcosa di più utile del servizio Eurostar Milano-Roma, dei treni affollati di pendolari alle 8 del mattino?
Crediamo di sì. Crediamo che la ferrovia abbia ancora molto da dare, possa avere un progetto che vada al di là dell'Alta velocità o dell'imitare la metropolitana nelle ore di punta.
Crediamo nella ferrovia.

E allora abbiamo voluto provare a dirlo, in modo chiaro e forte.
Ci è piaciuta una frase letta per caso su un giornale: quella che ritrovate qui sopra. L'abbiamo data a un giovane grafico di talento, Ivan Uccelli, l'autore di msrmilano, e gli abbiamo chiesto un logo: eccolo!
Questo è il nostro obiettivo, quasi il nostro manifesto. Poter andare in treno, ovunque, tutti i giorni, per lavoro e per svago, vicino e lontano, come una cosa del tutto naturale.

Non ci nascondiamo i problemi. In Lombardia, Trenitalia ha cambiato cinque direttori regionali in quattro anni e all'inizio del 2007 non c'è ancora un direttore regionale. A fine 2005, tutto il nord Italia ha dovuto subire un intervento distruttivo come la cancellazione del servizio IR, si sono inaugurate le prime due linee ad Alta Velocità dando l'impressione di avere solo vaghe idee su quale potrà essere il servizio a regime. Il trasporto regionale ha vissuto praticamente privo di qualunque supporto informativo e promozionale. L'unica campagna pubblicitaria per l'apertura del Passante di Milano era confusa e fuorviante. In varie regioni, le linee minori hanno subito tagli drastici che di fatto rendono irrazionale il loro mantenimento in esercizio.
Molti interventi sull'infrastruttura, sfruttando anche il tabù della sicurezza, sono andati verso l'irrigidimento della circolazione, l'aumento dei tempi di percorrenza, la riduzione della capacità reale della rete. Infine i massimi dirigenti delle FS hanno preso a dichiarare che le risorse sono finite e che possono essere realizzati solo interventi "a redditività immediata": un concetto profondamente lontano dalla ferrovia, che vive sfruttando un patrimonio costruito in un secolo e mezzo di storia.

Dal canto loro, le Regioni hanno competenze in materia di ferrovia dal 2001 ma hanno passato i primi anni quasi esclusivamente inseguendo le "emergenze", le proteste per i disservizi.
Qualcuno nel frattempo è riuscito a elaborare un progetto, un modello di servizio. In Lombardia il modello di servizio si chiama Linee S e Linee R, cioè servizio suburbano e servizio regionale. In fondo a questa pagina trovate un collegamento a un racconto che lo illustra.
Oggi siamo pronti a metterlo in pratica. Non siamo sicuri di riuscirci; temiamo di scivolare nuovamente nella gestione delle emergenze, che sarebbe una sconfitta per tutti. Per questo c'è bisogno di gente che creda come noi nella ferrovia, che continui, torni, cominci ad usare il treno, anche quando non è ancora perfetto, quando richiede qualche sacrificio. C'è anche bisogno di gente che sappia come funziona la ferrovia, che cosa fa e ha fatto di giusto e di sbagliato. Per questo, continuiamo a lavorare al sito che state leggendo.


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