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Lucia di Pavia deve andare in vacanza a Bonassola con i suoi due bambini. Per sapere che treno prendere, consulta il sito di Trenitalia.
Le appare questa schermata, a cui abbiamo aggiunto in rosso solo i prezzi, che in realtà - e un po' subdolamente - si vedono solo in schermate successive.
Combinazioni di viaggio Pavia-Bonassola, sabato 14 maggio 2005 |
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La prima cosa che Lucia nota è che ... non c'è un treno uguale all'altro. Cambiano le località di trasbordo, cambiano i tempi di viaggio, e soprattutto cambiano i prezzi.
L'unico treno che non necessita di trasbordo, il primo, è anche quello che costa di meno. Il quarto impiega 22 minuti in più e ciononostante è costosissimo: 12.55 Euro contro 9: ben il 40% in più.
La seconda e la terza combinazione fanno arrivare allo stesso orario, ma quella che parte 10 minuti prima (e quindi impiega più tempo), ancora una volta costa di più dell'altra. Lucia comincia a pensare che sia meglio mettere più attenzione del previsto nella scelta del suo treno.
Infine l'ultima combinazione è sì la più veloce, oltre che la più costosa, ma comporta la scomodità di due trasbordi.
Continuando la ricerca a orari successivi, vengono proposte queste altre combinazioni:
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Nel pomeriggio la situazione sembra più regolare: almeno in partenza c'è esattamente un treno ogni ora, anche se poi la regolarità si perde per strada. Anzi: i casi 6 e 7 impiegano esattamente lo stesso tempo, ma cambia la località di trasbordo da IC a regionale, e solo per questo, il prezzo rincara del 9%.
Il penultimo caso, infine, è quanto mai strano: impiega un tempo abbastanza lungo, perché fa andare fino a La Spezia e poi tornare indietro: si percorrono quasi 50 km in più... e li si pagano tutti!
Quando ho controllato i costi sul sito di Trenitalia, qualcosa non mi tornava: gli Intercity sembravano ancora più costosi del dovuto. C'era il trucco!
Per gli Intercity con prenotazione facoltativa, il sito Trenitalia presenta per impostazione predefinita l'opzione Posti a sedere con prenotazione. Se l'utente, ogni volta, non la cambia, si ritrova un costo maggiorato di 3 Euro per ogni biglietto, che è appunto il prezzo della prenotazione. Se poi il viaggio prevede l'uso di due treni Intercity, ovviamente il maggior costo diventa di 6 Euro.
La vogliamo chiamare truffa? Forse non del tutto, ma presentazione corretta e onesta del prezzo, non lo è di sicuro!
E se ci sono cascato io, che lavoro con la ferrovia da una vita, quanti altri utenti "devolveranno" 3 Euro in più a Trenitalia?
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Che cosa ha scelto Lucia di Pavia? Vi avevamo detto che questo è un caso vero e reale - anche se Lucia si chiama in realtà Paola e suo marito lavora insieme a noi - e quindi sappiamo con certezza come è andata a finire.
Lucia è andata a Bonassola in macchina.
Anche considerando il costo dell'autostrada, lei, i suoi due bambini e suo marito, nel complesso, hanno speso qualcosa in meno, impiegando un tempo molto simile, e ovviamente con i vantaggi che l'autovettura comporta, quando si viaggia con bimbi piccoli.
Fine della storia?
Tutto quello che abbiamo visto insieme a Lucia può essere naturalmente spiegato dal punto di vista della tecnica oraristica. Tra Pavia e Bonassola (cioè tra Milano e La Spezia) non esiste un sistema organico di trasporto, ma solo un insieme di treni che, caso per caso, cercano di adattarsi alla domanda di quella data fascia oraria.
Per l'esattezza, esiste sì un sistema - un orario cadenzato, tra l'altro anche simmetrico - ma solo tra Milano e Genova. Il trasporto locale da Genova a La Spezia è messo invece "come si riesce", in mezzo a Intercity, altri treni diretti, precedenze e limitazioni di percorso.
Se la destinazione di Lucia fosse stata Rapallo o Sestri Levante, essa avrebbe avuto a disposizione metà degli Intercity che passano da Pavia, quelli che da Genova proseguono per La Spezia, cioè un treno ogni due ore.
Il guaio di Bonassola è quello di essere una piccola stazione, in cui gli Intercity non fermano (ed è giusto che non fermino!).
All'interno di un orario cadenzato integrato, però, ci sarebbero altri treni, che, sempre allo stesso minuto e sempre nella stessa stazione (il "nodo"), assicurerebbero la coincidenza tra l'Intercity e le piccole stazioni. Se l'orario non è integrato, come non lo è oggi, una volta si cambia a Genova, una volta a Rapallo, una a Sestri..., impiegando un tempo differente per ciascuna combinazione.
Infine, in assenza di un sistema, è anche ovvio che ci sia un treno - uno solo! - che effettua la relazione senza trasbordo, tra l'altro al prezzo più economico, e a uno dei migliori rapporti qualità/prezzo. Esso offre il collegamento verso le piccole città della Riviera, nell'ora in cui si suppone ci sia la massima domanda. Ma se non devo partire alle 7.15, come faccio?
In più c'è la questione tariffaria, di cui si parla nell'articolo principale. Dal momento che i treni hanno prezzi diversi in base alla loro categoria, la località di cambio - che non è scelta dall'utente, ma imposta dall'orario - determina tante tariffe differenti, e per giunta non direttamente legate alla bontà della combinazione, cioè al suo tempo di viaggio.
Va anche detto che il sito, da cui abbiamo desunto gli orari, è ... un po' di parte, nell'andare a scegliere combinazioni con abbondanza di treni Intercity, cioè più costosi. Ecco ad esempio come si presenta la stessa richiesta, formulata sul sito delle Ferrovie Tedesche:
Combinazioni di viaggio Pavia-Bonassola, dal sito delle Ferrovie Tedesche |
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Le combinazioni evidenziate non usano Intercity e quindi costano tutte come quella delle 7.15, cioè 8.99 Euro. Ci mettono un po' di tempo in più (circa il 25%) ma il risparmio sul costo è dell'ordine del 55%, e potrebbe essere apprezzato almeno da una fetta di utenti.
Anzi: i dati sull'utilizzo dei treni mostrano che molti utenti apprezzano il risparmio di prezzo garantito dai treni interregionali rispetto agli Intercity: la frequentazione dei treni IR, ad esempio sulle direttrici Milano-Genova-Ventimiglia, Milano-Bologna-Ancona e Torino-Piacenza-Bologna è ottima a tutte le ore (mentre sulle stesse direttrici i treni regionali hanno frequentazioni che calano rapidamente allontandandosi dalle classiche ore di punta).
Aggiornamento marzo 2006 Questo articolo è stato scritto nel maggio 2005, quando ancora esisteva un sistema di treni interregionali tra la Lombardia e la Liguria. Dall'11 dicembre 2005 tutti questi treni sono stati declassati a treni regionali con contemporanea limitazione di percorso, di modo da escluderli da una larga fetta di flussi di traffico. In particolare gli IR Milano-Ventimiglia sono stati sostituiti da treni Milano-Genova via Novi Ligure (allungamento di percorrenza di 22 minuti!), e analogamente i Milano-Ancona sono stati sostituiti da Milano-Parma, e Piacenza-Bologna. E' chiaro che con questa operazione si ottiene un aumento "automatico" del rapporto qualità/prezzo dei treni Intercity, senza nessuna modifica diretta, ma semplicemente attraverso il degrado della loro concorrenza, analogamente a quanto fu fatto intorno al 1997 agli IC Milano-Roma, a seguito dell'entrata in servizio dei nuovi Eurostar.
Nell'esempio specifico di Bonassola, l'IR delle 7.15 Milano-La Spezia è miracolosamente sopravvissuto, mentre tutti gli altri collegamenti IR trovati dal sito delle ferrovie tedesche risultano fortemente penalizzati dai 22 minuti di allungamento.
A marzo 2006, a seguito di una vera e propria "insurrezione" degli utenti, alcuni treni interregionali sono stati ripristinati, tornando a una situazione abbastanza simile a quella precedente (probabilmente ancora più confusa, perché il ripristino è stato solo parziale e lo si è dovuto conciliare con altri treni che nel frattempo erano stati anch'essi modificati).
In ogni caso l'oscillazione dei prezzi e dei tempi in base alla località di trasbordo è confermata, e dunque lo "strano caso" di Lucia resta ancora pienamente valido.
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Per saperne di più: l'orario cadenzato integrato.